Roller, pastelli e pastelli dorati su carta stampata sono alcuni degli strumenti utilizzati da Cherubino Gambardella per tratteggiare lo spazio e il tempo che contraddistinguono le sue opere.
Si tratta di una rappresentazione dell’architettura da leggere a una velocità accelerata per coglierne l’essenza, come se si trattasse di un ricordo del subconscio, di quella connessione mancante tra le esperienze del nostro passato e l’esperienza del presente, in particolare per ciò che concerne il vissuto emotivo. I suoi disegni riproducono emblemi universali riconosciuti dal mondo contemporaneo; così, collocati tra forme architettoniche moderne, compaiono monoliti e strutture archeologiche che provano a farsi spazio nella città. Quel connubio sembrerebbe essere la rappresentazione di un dialogo impossibile, ma risponde in pieno alla realtà del nostro abitato.
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