Lo Spazialismo – oggi riscoperto come una delle più significative avanguardie del secondo Dopoguerra – è stato un movimento artistico polimorfo e difficilmente etichettabile, tanto da rimanere per anni incompreso dalla critica più vicina all’ufficialità. Il volume per la prima volta ripresenta (rende disponibile in traduzione inglese – per versione inglese) un’ampia selezione di scritti che permette di ricostruire il contesto in cui è nato. Le gallerie dirette da Carlo Cardazzo sono state il luogo dove ha preso corpo l’avventura spaziale di Lucio Fontana, che del movimento è stato fondatore e guida.
Dall’incontro tra la capacità imprenditoriale, la forza d’utopia del gallerista e la capacità di Fontana di essere vitale, inventivo e provocatorio tanto da trascinare le giovani generazioni, si è sviluppato, in un decennio, il gruppo degli Spaziali. L’antologia, attraverso i Manifesti, le testimonianze degli artisti e le voci della critica dell’epoca restituisce il clima di questi rapporti, aprendo strade di approfondimento sui singoli protagonisti.
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