a cura di Denis Curti
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Le Stanze della Fotografia di Venezia, in collaborazione con Marsilio Arte e la Fondazione Giorgio Cini, presentano la grande mostra Robert Mapplethorpe. Le forme del classico, dedicata a uno dei protagonisti più iconici e controversi della fotografia internazionale. Curata da Denis Curti, direttore artistico de Le Stanze della Fotografia, e realizzata in collaborazione con la Fondazione Robert Mapplethorpe di New York, l’esposizione sarà visitabile dal 10 aprile 2025 al 6 gennaio 2026.
Con oltre 200 opere, molte delle quali presentate per la prima volta in Italia, la mostra offre un percorso immersivo attraverso la produzione di Robert Mapplethorpe, mettendo in evidenza la sua ricerca estetica ispirata alla classicità e la sua capacità di fondere modernità e tradizione. Le forme del classico è il primo capitolo di una trilogia che proseguirà nel 2026 con Le forme del desiderio a Palazzo Reale, Milano e Le forme della bellezza al Museo Ara Pacis di Roma, ognuna delle quali esplorerà aspetti differenti dell’artista e del suo linguaggio visivo.
Mapplethorpe usa la fotografia per reinterpretare e rinnovare l'estetica classica, accentuando il dialogo tra il corpo vivo e la scultura ideale. Il confronto evidenzia la sua abilità nel trasporre la perfezione e la grazia della scultura classica nella fotografia contemporanea, attraverso l’attenzione al dettaglio e alla luce, creando un ponte tra passato e presente. Le statue, dominate da una sessualità incompiuta, ci mettono davanti all’importanza della carne nel linguaggio seduttivo. Mapplethorpe ne scioglie le membra marmoree per far emergere una bellezza sensuale che pulsa sotto tonnellate di rigidità, dando loro una nuova vita.
Denis Curti
Il percorso espositivo comprende anche i primi collage e ready-made degli anni Sessanta, realizzati con disegni originali, ritagli di riviste omoerotiche e oggetti trovati, che mostrano la precoce propensione di Mapplethorpe alla sperimentazione e alla sovrapposizione di elementi. Le fotografie raccontano la complessità della sua visione estetica e la continua esplorazione dell’identità, della sensualità e del desiderio.
In mostra sono presenti ritratti di personaggi di spicco della cultura e dell’arte del Novecento, tra cui Patti Smith, Lisa Lyon, Andy Warhol, Truman Capote, Keith Haring, Yoko Ono, Isabella Rossellini e Susan Sontag. Gli autoritratti dell’artista, carichi di simbolismo e provocazione, offrono uno sguardo intimo sulla sua costante riflessione sul sé e sui confini tra immagine pubblica e identità personale.
Le forme del classico rappresenta anche un ritorno simbolico a Venezia, dove l’ultima antologica dedicata a Mapplethorpe risale al 1992, curata da Germano Celant. Con questa nuova esposizione, Marsilio Arte e Le Stanze della Fotografia offrono al pubblico l’opportunità di riscoprire uno degli artisti più affascinanti e discussi dell’arte fotografica moderna.
Accompagna la mostra un catalogo pubblicato da Marsilio Arte, che raccoglie 257 opere e approfondisce l’evoluzione creativa di Mapplethorpe nell’ambito della trilogia espositiva.
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