Mostra realizzata da Archivio Luce Cinecittà
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Pino Settanni (1949-2010) è stato uno dei più originali, vivaci e versatili autori della fotografia contemporanea. Notissimo per i suoi ritratti, specialmente quelli dei protagonisti del cinema italiano e internazionale, apprezzato fotoreporter con i suoi viaggi nel Sud Italia e al seguito dell’Esercito italiano in zone colpite dalla guerra come i Balcani e l’Afghanistan, poligrafo estroverso di progetti in serie, Settanni ha attraversato dagli anni Sessanta ai Duemila una gamma sterminata di generi e tecniche diversi. Ma un tratto costante della sua opera lo rende davvero speciale: l’abbattimento della barriera tra pittura e cinema.
L’esposizione alle Stanze della Fotografia presenta al pubblico 61 immagini, di cui i 22 Arcani maggiori, 16 figure degli Arcani minori, e una selezione inedita di foto di backstage, con lo stesso fotografo che si mette in scena sul set. Immagini rivelatorie e divertite scoperte durante la digitalizzazione del fondo Settanni presso l’Archivio Luce.
I tarocchi presentati in stampe smaglianti a Venezia rivelano una facciata ulteriore di un fotografo genialmente poliedrico, un artista che ha portato il pubblico nelle stanze del jet set e nell’umanità dei fragili, nella bellezza segreta di molti luoghi e, come con la magica effusione di questo gioco di carte, in quella della cultura europea. Abbattendo i confini tra le arti, tra la serietà e la leggerezza, tra il reale e il sogno.
L’esposizione alle Stanze della Fotografia presenta al pubblico 61 immagini, di cui i 22 Arcani maggiori, 16 figure degli Arcani minori, e una selezione inedita di foto di backstage, con lo stesso fotografo che si mette in scena sul set. Immagini rivelatorie e divertite scoperte durante la digitalizzazione del fondo Settanni presso l’Archivio Luce.
I tarocchi presentati in stampe smaglianti a Venezia rivelano una facciata ulteriore di un fotografo genialmente poliedrico, un artista che ha portato il pubblico nelle stanze del jet set e nell’umanità dei fragili, nella bellezza segreta di molti luoghi e, come con la magica effusione di questo gioco di carte, in quella della cultura europea. Abbattendo i confini tra le arti, tra la serietà e la leggerezza, tra il reale e il sogno.
“Il fotografo col pennello”, “il pittore con la macchina fotografica” sono solo alcune delle definizioni che negli anni lo hanno descritto per sintetizzare uno stile personale, inimitabile.
La mostra è realizzata da Archivio Luce Cinecittà, in collaborazione con Le Stanze della Fotografia.
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