Torna con un nuovo appuntamento “Lo stato dell’arte”, il ciclo promosso da Palazzo Grassi e curato dalla filosofa Barbara Carnevali. La rassegna invita personalità del mondo della cultura a riflettere sullo stato dell’arte oggi, attraverso una conferenza e un saggio inedito pubblicato da Marsilio Arte, Venezia, in collaborazione con Palazzo Grassi.
Dopo la scrittrice Rachel Cusk e la filosofa Judith Butler, Philippe Descola, uno dei più importanti antropologi viventi, presenta “L’arte prima dell’arte” (2024), il suo contributo realizzato su invito di Palazzo Grassi e pubblicato da Marsilio Arte, in occasione dell’incontro con la traduzione di Alberto Folin.
Philippe Descola (Parigi, 1949), allievo e successore di Claude Lévi–Strauss, ha insegnato al Collège de France ed è membro della British Academy e della American Academy of Arts and Sciences. Dopo aver contribuito agli studi sull’etnologia dell’Amazzonia, Descola si dedica da diversi anni all’antropologia comparativa, riflettendo sulla pluralità delle ontologie (i diversi modi di «costruire il mondo») e sui rapporti tra esseri umani e non umani. La sua principale pubblicazione, “Oltre natura e cultura” (2005), ha segnato una svolta nel dibattito contemporaneo per le sue implicazioni teoriche e per la sua influenza sui movimenti ecologisti. Nelle sue ricerche più recenti, Descola si è interessato all’antropologia delle immagini e dell’arte. Il suo ultimo libro “Les formes du visibles” (2021) è in procinto di essere tradotto in italiano.
Ingresso libero fino a esaurimento posti. L’incontro in lingua francese con traduzione simultanea in italiano.
Dopo la scrittrice Rachel Cusk e la filosofa Judith Butler, Philippe Descola, uno dei più importanti antropologi viventi, presenta “L’arte prima dell’arte” (2024), il suo contributo realizzato su invito di Palazzo Grassi e pubblicato da Marsilio Arte, in occasione dell’incontro con la traduzione di Alberto Folin.
Philippe Descola (Parigi, 1949), allievo e successore di Claude Lévi–Strauss, ha insegnato al Collège de France ed è membro della British Academy e della American Academy of Arts and Sciences. Dopo aver contribuito agli studi sull’etnologia dell’Amazzonia, Descola si dedica da diversi anni all’antropologia comparativa, riflettendo sulla pluralità delle ontologie (i diversi modi di «costruire il mondo») e sui rapporti tra esseri umani e non umani. La sua principale pubblicazione, “Oltre natura e cultura” (2005), ha segnato una svolta nel dibattito contemporaneo per le sue implicazioni teoriche e per la sua influenza sui movimenti ecologisti. Nelle sue ricerche più recenti, Descola si è interessato all’antropologia delle immagini e dell’arte. Il suo ultimo libro “Les formes du visibles” (2021) è in procinto di essere tradotto in italiano.
Ingresso libero fino a esaurimento posti. L’incontro in lingua francese con traduzione simultanea in italiano.
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