a cura di Giulio Maniera Elia e Michele Tavola, Gabriel Montua e Veronika Rudorfer
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Le Gallerie dell’Accademia e il Museum Berggruen annunciano la mostra Affinità elettive. Picasso, Matisse, Klee e Giacometti. Opere dal Museum Berggruen – Neue Nationalgalerie in dialogo con i capolavori delle Gallerie dell’Accademia, dal 24 marzo al 23 giugno 2024, per la prima volta in Italia, le opere saranno esposte alle Gallerie dell’Accademia di Venezia e alla Casa dei Tre Oci, la nuova sede del Berggruen Institute Europe.
Sarà possibile ammirare una selezione di quadri e disegni del Museo Berggruen di Berlino: più di 40 straordinarie opere di Picasso, Matisse, Klee, Giacometti e Cézanne dialogheranno con Giorgione, Sebastiano Ricci, Pietro Longhi, Giambattista Tiepolo e Canova, i capolavori delle Gallerie dell’Accademia di Venezia.
L’esposizione è a cura di Giulio Maniera Elia e Michele Tavola, direttore e curatore delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, e Gabriel Montua e Veronika Rudorfer, direttore e curatrice del Museum Berggruen di Berlino, uno dei più importanti istituti statali europei di arte moderna, che prende il nome dal collezionista tedesco Heinz Berggruen (1914-2007).
Non è un caso se il titolo scelto per la mostra è Affinità elettive a evocare e sottolineare il potenziale che scaturisce dall’incontro di queste due importanti collezioni. Il titolo è ispirato al famoso romanzo di Johann Wolfgang Goethe, scrittore che trascorse alcuni mesi a Venezia durante il suo viaggio dalla Germania in Italia.
Sarà possibile ammirare una selezione di quadri e disegni del Museo Berggruen di Berlino: più di 40 straordinarie opere di Picasso, Matisse, Klee, Giacometti e Cézanne dialogheranno con Giorgione, Sebastiano Ricci, Pietro Longhi, Giambattista Tiepolo e Canova, i capolavori delle Gallerie dell’Accademia di Venezia.
L’esposizione è a cura di Giulio Maniera Elia e Michele Tavola, direttore e curatore delle Gallerie dell’Accademia di Venezia, e Gabriel Montua e Veronika Rudorfer, direttore e curatrice del Museum Berggruen di Berlino, uno dei più importanti istituti statali europei di arte moderna, che prende il nome dal collezionista tedesco Heinz Berggruen (1914-2007).
Non è un caso se il titolo scelto per la mostra è Affinità elettive a evocare e sottolineare il potenziale che scaturisce dall’incontro di queste due importanti collezioni. Il titolo è ispirato al famoso romanzo di Johann Wolfgang Goethe, scrittore che trascorse alcuni mesi a Venezia durante il suo viaggio dalla Germania in Italia.
Alle Gallerie dell’Accademia
17 opere provenienti dal museo berlinese saranno integrate nel percorso permanente, invitando i visitatori a scoprire i capolavori in una sorta di caccia al tesoro. L’incontro tra due collezioni molto diverse tra loro – quella della più grande pittura Veneta delle Gallerie e quella di opere moderniste di Heinz Berggruen – darà vita a stimolanti spazi di dialogo.
Tra gli accostamenti più suggestivi vale la pena segnalare due capolavori assoluti: il Ritratto di Dora Maar realizzato da Picasso accostato a La Vecchia di Giorgione, opere molto diverse ma entrambe riguardanti una relazione intima con il ritrattista. Inoltre due studi di Picasso per Les Demoiselles d’Avignon esposti accanto a una serie di bozzetti di Tiepolo: se da un punto di vista formale le differenze sono enormi, molti sono gli stimoli e le interpretazioni che vengono offerti al visitatore. O ancora, in dialogo tra loro, i due grandi scultori Giacometti e Canova.
Il percorso espositivo prosegue sull’isola della Giudecca, nella nuova sede del Berggruen Institute Europe, aperta per la prima volta al pubblico dopo il restauro. Finalmente dopo mesi di chiusura il palazzo neogotico, progettato come casa e studio dall’artista Mario de Maria e costruito nel 1913, sarà fruibile diventando un luogo di studio e confronto internazionale ospitando mostre, workshop e simposi. Qui si potranno ammirare 4 opere su carta della collezione grafica delle Gallerie dell’Accademia e 26 provenienti dal Museum Berggruen: acquerelli e opere su carta di Klee, Picasso, Cézanne e Matisse.Il dialogo tra le opere delle due collezioni è il fil rouge della mostra, permettendo ai visitatori di scoprirle seguendo il proprio percorso individuale. Iconografie e soggetti simili per vicinanza di forme e colori, creano infatti un effetto imprevedibile se ammirati insieme.
La mostra è inclusa nel biglietto d’ingresso alle Gallerie dell’Accademia.
Tra gli accostamenti più suggestivi vale la pena segnalare due capolavori assoluti: il Ritratto di Dora Maar realizzato da Picasso accostato a La Vecchia di Giorgione, opere molto diverse ma entrambe riguardanti una relazione intima con il ritrattista. Inoltre due studi di Picasso per Les Demoiselles d’Avignon esposti accanto a una serie di bozzetti di Tiepolo: se da un punto di vista formale le differenze sono enormi, molti sono gli stimoli e le interpretazioni che vengono offerti al visitatore. O ancora, in dialogo tra loro, i due grandi scultori Giacometti e Canova.
Alla Casa dei Tre Oci
Il percorso espositivo prosegue sull’isola della Giudecca, nella nuova sede del Berggruen Institute Europe, aperta per la prima volta al pubblico dopo il restauro. Finalmente dopo mesi di chiusura il palazzo neogotico, progettato come casa e studio dall’artista Mario de Maria e costruito nel 1913, sarà fruibile diventando un luogo di studio e confronto internazionale ospitando mostre, workshop e simposi. Qui si potranno ammirare 4 opere su carta della collezione grafica delle Gallerie dell’Accademia e 26 provenienti dal Museum Berggruen: acquerelli e opere su carta di Klee, Picasso, Cézanne e Matisse.Il dialogo tra le opere delle due collezioni è il fil rouge della mostra, permettendo ai visitatori di scoprirle seguendo il proprio percorso individuale. Iconografie e soggetti simili per vicinanza di forme e colori, creano infatti un effetto imprevedibile se ammirati insieme.
Info e biglietti
La mostra è inclusa nel biglietto d’ingresso alle Gallerie dell’Accademia.
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