Fra i grandi eventi che prenderanno forma in Laguna nel 2024, durante la Biennale Arte, c’è la mostra che le Gallerie dell’Accademia dedicano a un maestro della pittura e della scultura del Novecento. A curarla sono Gary Garrels e Mario Codognato, e proprio da quest’ultimo ci siamo fatti raccontare i dettagli
Il rapporto d’elezione con l’Italia è un capitolo importante della sua biografia e un tema chiave dell’esposizione che alzerà il sipario, alle Gallerie dell’Accademia di Venezia, il 16 aprile 2024. Occhi puntati su Willem de Kooning, descritto dal co-curatore Mario Codognato in questa intervista.
La mostra alle Gallerie dell’Accademia prende le mosse dai due soggiorni di de Kooning in Italia. Come descriverebbe il legame dell’artista con il nostro Paese e perché fu così importante?
De Kooning emigra clandestinamente negli Stati Uniti dall’Olanda nel 1926. Il primo viaggio fuori dagli Stati Uniti, ventidue anni dopo il suo arrivo, è in Italia. Nel 1959. E poi un altro nel 1969. De Kooning ha sempre affermato, nelle interviste e nella corrispondenza personale, di avere un legame elettivo con l’Italia. E le due serie di lavori più significativi, eseguiti a Roma, i Black and White Rome Drawings e le sculture, sono state molto importanti nella sua carriera, anche se poco studiate dagli storici dell’arte. Ci auguriamo che questa mostra le ricontestualizzi.
Ci può anticipare qualche dettaglio della mostra (come sarà costruita, quali saranno i “pezzi forti”)?
Ci saranno alcuni tra i dipinti più importanti della carriera di de Kooning dalla fine degli anni Cinquanta alla metà degli anni Ottanta, ripercorrendo quindi quattro decenni di lavoro. Abbiamo ottenuto dei prestiti importantissimi dai maggiori musei statunitensi ed europei.
La pittura come linguaggio artistico è tornata sotto i riflettori e al centro del dibattito internazionale. Che cosa rende attuale la pittura, ma anche la scultura, di de Kooning? De Kooning, come tutti i grandi artisti, è sempre attuale. Per la pittura continua a essere un punto di riferimento imprescindibile anche per le nuove generazioni. Le sculture sono meno conosciute dal grande pubblico e uno degli intenti della mostra è quello di restituire loro il ruolo e l’importanza dovuti.
Quali reazioni si aspetta da parte del pubblico che visiterà la mostra in concomitanza con la Biennale Arte 2024?
Penso che per il pubblico europeo in generale e italiano in particolare sarà una grande opportunità. Non ci sono mai state mostre antologiche museali a lui dedicate in Italia. Ma anche una grande occasione per le nuove generazioni da tutto il mondo.
BIO
Mario Codognato è stato curatore capo del Madre di Napoli e alla 21er Haus del Belvedere di Vienna (2014-2016). Ha curato numerose mostre monografiche e i relativi cataloghi di artisti contemporanei. Tra i progetti più recenti ci sono Anish Kapoor al Macro di Roma (2017), Damien Hirst alla Houghton Hall di Norfolk (2018) e alla Galleria Borghese di Roma (2021) e Georg Baselitz al Museo Palazzo Grimani di Venezia (2021). È direttore della Anish Kapoor Foundation e di Palazzo Diedo a Venezia.
INFO
Willem de Kooning e l’Italia
dal 16 aprile al 15 settembre 2024
Gallerie dell’Accademia
Campo della Carità, Venezia
www.gallerieaccademia.it
Foto cover: Willem de Kooning, Screams of Children Come from Seagulls (Untitled XX), 1975. Olio su tela, 195.6 x 223.5 cm. Glenstone, Maryland © 2023 The Willem de Kooning Foundation, SIAE
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