In attesa della 19. Mostra Internazionale di Architettura curata da Carlo Ratti, al via il prossimo 10 maggio, Venezia si prepara ad accogliere il pubblico con una serie di mostre da non perdere. Ecco quelle che vi consigliamo
CORPI MODERNI ALLE GALLERIE DELL’ACCADEMIA
Occhi puntati sul corpo alle Gallerie dell’Accademia di Venezia in occasione della mostra curata da Guido Beltramini, Francesca Borgo e Giulio Manieri Elia. Corpi moderni. La costruzione del corpo nella Venezia del Rinascimento. Leonardo, Michelangelo, Dürer, Giorgione analizza i cambiamenti avvenuti nel modo di intendere il corpo umano durante l’epoca rinascimentale, usando Venezia come cornice geografica.
Suddivisa in tre capitoli, la rassegna affianca disegni, dipinti e sculture provenienti dai più celebri musei e collezioni internazionali e nazionali, fra cui spiccano i capolavori di Leonardo da Vinci – del quale è presentato l’iconico Uomo vitruviano ‒, Albrecht Dürer, Giovanni Bellini e Giorgione, a modelli anatomici, strumenti scientifici, abiti, miniature, libri. L’obiettivo è mettere in risalto il fatto che, a partire dal Rinascimento, il corpo diventa oggetto non soltanto di studio scientifico e medico, ma anche di desiderio, nonché luogo di rappresentazione culturale. Scienza, arte e convenzioni sociali concorrono a definire nuove modalità di approccio al corpo, gettando un ponte verso la modernità.
INFO
Corpi moderni. La costruzione del corpo nella Venezia del Rinascimento. Leonardo, Michelangelo, Dürer, Giorgione
4 aprile – 27 luglio 2025
GALLERIE DELL’ACCADEMIA
Campo della Carità ‒ Dorsoduro 1050, Venezia
https://www.gallerieaccademia.it
Didascalie:
Michelangelo Buonarroti (1475 – 1564), Studi per la Sibilla libica, 1510-11 ca., pietra rossa e tocchi di gessetto bianco su carta, 289 x 214 mm, New York, The Metropolitan Museum of Art, Inv. 24.197.2. Credit: The Metropolitan Museum of Art, New York
Giorgio da Castelfranco, detto Giorgione (1476/78-1510), La vecchia, 1506 ca., olio su tela, 68 x 59 cm, Venezia, Gallerie dell’Accademia, inv. 272. Credit: Gallerie dell’Accademia, Venezia
MATTHIAS SCHALLER ALLA CASA DEI TRE OCI. PIERO GOLIA E MARCANTONIO BRANDOLINI D’ADDA A PALAZZO DIEDO
La Casa dei Tre Oci, sede lagunare del Berggruen Institute Europe sull’isola della Giudecca, ospita la mostra Controfacciata del fotografo tedesco Matthias Schaller, con la curatela di Mario Codognato. Ventotto scatti appartenenti alla serie omonima, molti dei quali realizzati per l’occasione, compongono un percorso visivo che guida gli spettatori alla scoperta dell’indagine di Schaller su Venezia avviata nel 2004. Concentrandosi sulle controfacciate dei palazzi e immortalandole in penombra, ma illuminate da una luce accecante, il fotografo stabilisce un dialogo fra l’architettura della città e le sue atmosfere.
Berggruen Arts & Culture presenta, nella sede veneziana di Palazzo Diedo, l’installazione permanente site-specific di Piero Golia. In attesa della riapertura di Palazzo Diedo a maggio ‒con nuove esposizioni e The Next Earth. Computation, Crisis, Cosmology, evento collaterale della Biennale Architettura 2025 ‒, nella giornata di sabato 5 aprile 2025 i visitatori potranno ammirare in anteprima l’intervento dell’artista napoletano, che ha scelto di ricorrere alla tradizionale tecnica veneziana a terrazzo per dare forma alla propria opera sul pavimento del portego al pianoterra. Untitled (floor) si rivela al pubblico solamente al calare del buio, accentuando l’idea di sospensione e mistero che contraddistingue il lavoro di Golia.
Nella medesima giornata, ad accogliere i visitatori di Palazzo Diedo sarà anche la nuova installazione site-specific di Marcantonio Brandolini d’Adda, che reinterpreta l’unico camino ancora presente nello storico edificio. Impiegando delle formelle di cotisso – il vetro grezzo avanzato dalle precedenti fusioni –, l’artista e designer evoca, grazie ai riflessi del vetro, il calore e le sfumature del fuoco che un tempo abitava il camino anticamente rivestito di piastrelle in maiolica. Entrambi gli interventi saranno nuovamente visibili a maggio, con la riapertura di Palazzo Diedo.
INFO
Matthias Schaller. Controfacciata
5 aprile – 23 novembre 2025
CASA DEI TRE OCI
Fondamenta Zitelle 43, Venezia
https://berggruen.org/centers/venice
Piero Golia, Untitled (floor)
Marcantonio Brandolini d’Adda, Senza titolo
inaugurazione il 5 aprile 2025, ore 13-15.30
PALAZZO DIEDO
Cannaregio 2386, Venezia
https://berggruenarts.org/
TATIANA TROUVÉ E THOMAS SCHÜTTE A PALAZZO GRASSI E PUNTA DELLA DOGANA
Pinault Collection inaugura la stagione espositiva con due mostre dedicate ad altrettanti protagonisti della contemporaneità. È a cura di Caroline Bourgeois e James Lingwood la personale di Tatiana Trouvé allestita a Palazzo Grassi, la prima, grande monografica italiana dell’artista origina di Cosenza. Opere scultoree e disegni – alcuni dei quali mai esposti in precedenza – trasformano gli ambienti di Palazzo Grassi in una sorta di labirinto da cui emergono i capisaldi della poetica di Trouvé, Combinando rimandi al presente e ricordi lontani, l’artista dà forma a un linguaggio visivo che attinge da materiali e strumenti diversi – come l’asfalto, il marmo, il bronzo, l’intaglio e la fusione.
Le opere custodite dalla Pinault Collection sono il fulcro della prima retrospettiva di Thomas Schütte in Italia, ospitata da Punta della Dogana. A cura di Camille Morineau e Jean-Marie Gallais, la mostra ripercorre cronologicamente gli esiti della riflessione dell’artista tedesco sulle forme, accostando le circa cinquanta sculture provenienti dalla Pinault Collection a quelle prestate dall’artista e a un centinaio di opere su carta, alcune delle quali inedite. Emerge l’evoluzione compiuta da Schütte nella resa della figura umana e nel modo di relazionarsi allo spazio, nel solco di una ricerca che, dalla fine degli anni Settanta del secolo scorso, ha prodotto opere realizzate con le tecniche più varie, dalla scultura ai modelli architettonici sino alle fotografie e alle incisioni.
INFO
Tatiana Trouvé. La strana vita delle cose
6 aprile 2025 – 4 gennaio 2026
PALAZZO GRASSI
Campo San Samuele 3231, Venezia
https://www.pinaultcollection.com/palazzograssi/it
Thomas Schütte. Genealogies
6 aprile – 23 novembre 2025
PUNTA DELLA DOGANA
Dorsoduro 2, Venezia
https://www.pinaultcollection.com/palazzograssi/it
Didascalie:
Tatiana Trouvé, Le voyage vertical, dalla serie Les dessouvenus, 2022. Matita colorata, candeggina e rame su carta montata su tela. H 260 x 400 x 5 cm. Pinault Collection. Courtesy l’artista e Gagosian. Photo credit: Thomas Lannes © Tatiana Trouvé, by SIAE 2024
Thomas Schütte, Efficiency Men, 2005. Allestimento a Punta della Dogana, 2011. Acciaio e silicone. 3 figure: 230 x 55 x 120 cm (rosa); 230 x 55 x 110 cm (verde); 230 x 55 x 119 cm (gialla). Pinault Collection © Palazzo Grassi, photo: Fulvio Orsenigo © Thomas Schütte, by SIAE 2024
ROBERT MAPPLETHORPE E MAURIZIO GALIMBERTI ALLE STANZE DELLA FOTOGRAFIA
Le Stanze della Fotografia sull’isola di San Giorgio Maggiore fanno da cornice all’attesissima mostra dedicata a Robert Mapplethorpe. Curata da Denis Curti, organizzata e promossa da Marsilio Arte e Fondazione Giorgio Cini in collaborazione con la Robert Mapplethorpe Foundation di New York, Robert Mapplethorpe. Le forme del classico è il primo capitolo di una trilogia espositiva che farà tappa anche a Milano e Roma. In ciascuna occasione, l’oggetto di indagine è un tema radicato nella poetica del fotografo. Si inizia dalla dimensione classica connaturata all’estetica di Mapplethorpe e si prosegue all’insegna del desiderio e della bellezza. La mostra veneziana riunisce oltre duecento scatti, alcuni dei quali mai presentati in Italia, mettendo in luce la maestria dell’artista nel comporre opere attraversate da una potente sensualità veicolata da un uso sapiente della luce e dei volumi, che evocano le caratteristiche della statuaria antica.
Il primo piano delle Stanze della Fotografia accoglierà un altro grande protagonista della fotografia internazionale: la mostra Maurizio Galimberti tra Polaroid/Ready Made e le Lezioni
Americane di Italo Calvino, a cura di Denis Curti, rende omaggio all’autore noto in tutto il mondo per i ritratti di star del calibro di Lady Gaga, Johnny Depp, Robert De Niro. I suoi celebri mosaici di Polaroid spiccano fra le opere incluse nelle sei sezioni della rassegna. Puntando sull’idea di frammentarietà e sulla manipolazione delle immagini in fase di sviluppo, Galimberti ottiene risultati di forte impatto visivo, che attingono dalle peculiarità del mosaico per suggerire una potente visione d’insieme.
Alle Stanze della Fotografia, spazio anche alle opere dei tre vincitori dell’open call per talenti under trenta ispirata proprio ai temi della trilogia espositiva su Robert Mapplethorpe.
INFO
Robert Mapplethorpe. Le forme del classico
10 aprile ‒ 23 novembre 2025
Maurizio Galimberti tra Polaroid/Ready Made e le Lezioni americane di Italo Calvino
10 aprile ‒ 27 luglio 2025
LE STANZE DELLA FOTOGRAFIA
Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia
https://www.lestanzedellafotografia.it
MARIA HELENA VIEIRA DA SILVA ALLA COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM
Si intitola Maria Helena Vieira da Silva. Anatomia di uno spazio la nuova mostra, a cura di Flavia Frigeri, allestita presso la Collezione Peggy Guggenheim. Circa settanta opere provenienti da musei internazionali e collezioni private offrono al pubblico la possibilità di osservare da vicino la ricerca pittorica di Maria Helena Vieira da Silva, scomparsa nel 1992 ma tuttora un punto di riferimento nel campo dell’astrazione. La retrospettiva, che sarà poi ospitata dal Guggenheim Museum di Bilbao, rinsalda il legame tra l’artista e Peggy Guggenheim, che la volle fra le trentuno protagoniste della mostra Exhibition by 31 Women andata in scena nel 1943 negli ambienti di Art of This Century, la galleria newyorchese della mecenate.
INFO
Maria Helena Vieira da Silva. Anatomia di uno spazio
12 aprile – 15 settembre 2025
COLLEZIONE PEGGY GUGGENHEIM
Palazzo Venier dei Leoni
Dorsoduro 701, Venezia
https://www.guggenheim-venice.it/it/

Maria Helena Vieira da Silva, Composition, Gennaio 1936. Olio su tela, 105.3 x 161.5 cm. Solomon R. Guggenheim Museum, New York, Solomon R. Guggenheim Founding Collection, By gift. © Adagp/Jeanne Bucher Jaeger, Paris, by SIAE 2024
Testo a cura di Arianna Testino
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