Il libro pubblicato da Marsilio nel 1989 racchiude i pensieri del filosofo veneto a cui Anselm Kiefer si è rifatto per la sua mostra a Palazzo Ducale. Pensieri che parlano a ognuno di noi
Amore è coscienza di noi, cioè coscienza dell’atto; esso pertanto rivela a noi stessi la nostra attualità. Un sesso è per l’altro questa rivelazione della sua possibilità, cioè dell’atto. Amore, essendo coscienza, è sentimento, ricordo, poesia, etc. [1927]
Il nulla è terrificante, ma non è mai preoccupante e inquietante come l’essere. Il nulla è la salvezza nei confronti dell’essere – l’essere che è la perdizione. [1960]
L’evidenza è la verità del Diavolo, così come l’oscurità è la verità di Dio. Il Diavolo è nascosto nell’evidenza, così come Dio si rivela ed è evidente nell’oscurità. [1960]
È strano ad osservarsi come tutto abbia sempre la tendenza a trasformarsi nel suo contrario. Aspiri alla realizzazione del suo contrario come al fine per il quale è sorto. [1933]
Poiché non si può mai rituffarsi nello stesso fiume, non si può mai rivivere lo stesso istante etc., così non si può mai ripensare l’identico pensiero. Perciò i filosofi che ripensano sempre lo stesso pensiero, che ritornano sempre su di esso, sono i maggiori inventori di novità, i creatori del diverso mediante l’uno: che è l’unico diverso degno di questo nome e consapevole. [1934]
Tutte le filosofie corrono sul filo del paradosso e dell’assurdo e della contraddizione interna; come la verità – la contraddizione è verità. [1974]
La morte è il distruggersi dell’altro, e perciò il rinascere dell’Altro. [1975]
L’immediato è l’inesistente. Esiste tutto ciò che è cosciente. [1959]
L’assoluto è ciò che è impossibile affermare ed è impossibile negare – appunto perché assoluta affermazione e assoluta negazione si trasformano l’una nell’altra, e non possono essere l’una senza l’altra. [1961]
L’arte è ontologica perché è se stessa e l’altro; crea dal nulla con la sola parola. È identità e differenza – come un ritratto è identità e somiglianza, e insieme trascendenza e diversità da sé, come ciascuno di noi. Una creazione artistica è sempre insieme mitica e reale. [1972]
Ogni istante è un giudizio sugli istanti che lo hanno preceduto, sul passato; quindi i nostri giudizi non giudicano delle cose, ma dei giudizi; avendosi da parte nostra la certezza che anche il nostro giudizio sarà giudicato e sarà colpevole appunto, perché avrà giudicato. [1960]
I sogni sono le immagini o forse il linguaggio di un mondo dimenticato – il mondo che, quando il sogno ci sommerge e ci disarma, ci dimentichiamo di dimenticare. [1964]
Citazioni tratte dal libro Il Dio negativo. Scritti teoretici 1925-1981, a cura di Massimo Donà e Romano Gasparotti, Marsilio Editori, Venezia 1989.
BIO
Andrea Emo (Battaglia, 1901 – Roma, 1983) è stato un letterato e filosofo particolarmente schivo, che preferì l’isolamento alla notorietà. Visse tra la campagna veneta e Roma e scrisse le sue riflessioni in quaderni composti da migliaia di pagine. Le annotazioni relative agli anni dal 1925 al 1981 sono l’oggetto del libro Il Dio negativo, pubblicato da Marsilio Editori nel 1989.
Foto cover: Anselm Kiefer. Questi scritti, quando verranno bruciati, daranno finalmente un po’ di luce (Andrea Emo), 2022, installation view © Anselm Kiefer. Photo Georges Poncet. Courtesy Gagosian e Fondazione Musei Civici Venezia