Tracey Emin è la protagonista della mostra inaugurata poche settimane fa a Palazzo Strozzi a Firenze. Pochi giorni prima dell’opening, un gruppo di studenti del Dipartimento di Arte di Istituto Marangoni Firenze è stato invitato a un incontro privato con l’artista. Le domande formulate dagli allievi hanno guidato l’intensa conversazione fra Tracey Emin e Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore della mostra
Sesso e solitudine sono i temi alla base della mostra di Tracey Emin che riunisce negli spazi fiorentini di Palazzo Strozzi oltre sessanta opere fra pittura, installazione, disegno e scultura. Prende le mosse da questi concetti, e dalle domande di un gruppo di studenti del Dipartimento di Arte di Istituto Marangoni Firenze, il coinvolgente dialogo tra l’artista britannica e il Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore della mostra Arturo Galansino.
BIO
Tracey Emin è nata nel 1963 a Croydon, Londra, ed è cresciuta nella città costiera di Margate. Nell’arco della sua carriera ha sviluppato una pratica artistica che spazia tra disegno, pittura, arazzi, ricami, film, sculture in bronzo e installazioni al neon. L’artista trae ispirazione dalla propria vita, facendo riferimento a esperienze profondamente intime: dalla sua storia sessuale agli abusi subiti, dall’aborto alle relazioni affettive, fino, più recentemente, al cancro e alle sfide legate alla sua salute.
Nel 1999 ha attirato enorme attenzione mediatica quando è stata candidata al Turner Prize e ha esposto My Bed alla Tate Gallery di Londra. L’opera, realizzata l’anno precedente durante un periodo di forte instabilità emotiva, mostra il letto sfatto dell’artista circondato da oggetti personali e altri resti, come preservativi, biancheria macchiata di sangue, bottiglie di alcol vuote e mozziconi di sigaretta.
Da quel momento la carriera di Emin ha conosciuto una crescita costante: nel 2007 ha rappresentato il Regno Unito alla 52. Biennale di Venezia e nel 2011 è stata nominata Professore di Disegno presso la Royal Academy, diventando una delle due prime donne a ricoprire questo ruolo nella storia dell’istituzione.
Oggi Emin è ampiamente riconosciuta a livello istituzionale. Recentemente ha inaugurato a Margate i Tracey Karima Emin (TKE) Studios, uno spazio professionale per artisti interamente da lei sovvenzionato, che include anche la Tracey Emin Artist Residency (TEAR), una residenza artistica gratuita in studio.
Nel 2024 è stata insignita del titolo di “Dame” nell’ambito dei premi conferiti in occasione del compleanno del re, come riconoscimento del suo contributo all’arte.
Arturo Galansino (Nizza Monferrato, 1976) dal 2015 è il direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi a Firenze. In precedenza ha maturato una serie di importanti esperienze curatoriali al Musée du Louvre di Parigi, alla National Gallery e alla Royal Academy of Arts di Londra.
INFO
Tracey Emin. Sex and Solitude
fino al 20 luglio 2025
PALAZZO STROZZI
Piazza Strozzi, Firenze
https://www.palazzostrozzi.org/
Video: Tracey Emin. Sex and Solitude, Palazzo Strozzi, Firenze, 2025. Video The Factory Prd. Cover photo Ludovica Arcero SayWho. © Tracey Emin. All rights reserved, DACS 2025
Cover photo: Tracey Emin e Arturo Galansino a Palazzo Strozzi in occasione della mostra Tracey Emin. Sex and Solitude. Palazzo Strozzi, Firenze, 2025. Photo Ludovica Arcero, Saywho. Courtesy Fondazione Palazzo Strozzi
Prodotti correlati
Articoli correlati