Sono stato di recente a San Giuliano, in una bella domenica dinverno, luminosa e limpida. [
] Non nego che sentivo un certo orgoglio per la bellezza dellopera ormai realizzata e per quello che prometteva di diventare nel tempo. Ma non riuscivo a scacciare quelle immagini vecchie e guaste, i gabbiani, elegantissimi nel cielo freddo e azzurro, a volte tornavano a sembrarmi hitchcockiani, lerba malaticcia, la terra in profondità malata, tuttora bruciata da qualcosa di vorace e implacabile, la nostra waste land. E invece no. Era proprio vero. Il parco era sorto, cresceva, cresce, con erba e alberi e spazi del tutto nuovi, sani, resistenti, fecondi. E cresce cosa altrettanto importante, se non più – nella testa e nellesperienza reale della città, della gente che lo frequenta, in chi ci va a passeggio e a fare sport, a ritrovare la laguna, e in chi ci passa accanto, e magari si ricorda la povera colonia di tanti anni fa o la selva incolta e i cumuli di scoasse. Gianfranco Bettin
Gianfranco Bettin, veneziano, ha lavorato a lungo nel campo della ricerca e degli studi politico-sociali. Scrive su alcuni quotidiani e riviste. Tra i fondatori dei Verdi italiani, attualmente è prosindaco del Comune di Venezia. Narratore e saggista, ha pubblicato, tra laltro, Qualcosa che brucia (Garzanti 1989, nuove edizioni Baldini e Castoldi 1995 e 2003), Sarajevo Maybe (Feltrinelli 1994), Nemmeno il destino (Feltrinelli 1996, nuova edizione 2004).
Alberto Bevilacqua (1961) è nato a Venezia e vive a Mestre. Lavora come free-lance dal 1985 iniziando come fotografo di scena per il teatro. Dal 1986 collabora stabilmente con periodici nazionali. Si occupa prevalentemente di reportage e ritratto, con progetti personali o commissionati da periodici e da aziende.
Isotta Cortesi ha svolto attività di docente presso le Facoltà di Architettura di Firenze, Torino e Genova, Syracuse University di Firenze e University of Virginia negli Stati Uniti. Vincitrice del concorso per ricercatore in Composizione Architettonica presso la Facoltà di Architettura di Siracusa.
Autrice di pubblicazioni e articoli editi su riviste specialistiche di settore.
Svolge attività di progettazione a partire dal 1997.
Antonio Di Mambro (1947) è un italiano migrato negli Stati Uniti nel 1966.
Ha studiato architettura e urbanistica al MIT e allo IUAV negli anni settanta e nel 1987 ha ricevuto la Loeb Fellowship in Advanced Environmental Studies dalla Harvard University. Dirige lo studio Antonio Di Mambro + Associates, Inc. a Boston. Ha realizzato progetti in diverse città americane e a Puerto Rico.
Samuele Galeotti (1951) vive e risiede a Noale (Venezia). Negli anni settanta, come fotografo autodidatta, ha iniziato a scattare le prime foto in bianco e nero sullambiente e sui personaggi della sua città, non tralasciando mai le sperimentazioni per una propria esigenza personale, profonda e necessaria. Autore di libri di immagini dedicati al Veneto, ha realizzato progetti fotografici sul paesaggio urbano e rurale.
Paolo Monello (1962) vive a Mestre, ma rincorre limmagine fotografica ovunque. Si è formato professionalmente nellambito della fotografia commerciale e pubblicitaria, dedicando un particolare interesse allimmagine darchitettura e al reportage industriale.
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