«Quadrante» fu un’autentica palestra del dibattito politico italiano negli anni del Fascismo, impegnata più di ogni altra rivista d’architettura del tempo nella diffusione di una visione sofisticata e inequivocabilmente moderna della cultura di regime. Nelle pagine di «Quadrante» trovarono spazio non solo scritti di Le Corbusier inediti in Italia, ma anche notizie originali nel campo delle arti figurative e dello spettacolo, della letteratura, della tecnologia. Attraverso uno studio esaustivo e approfondito della rivista e del gruppo di architetti che la animarono, questo libro restituisce come poche altre storie del Novecento finora le relazioni tra architettura moderna e politiche del Fascismo. A partire da una vicenda breve – i tre anni di vita del periodico (1933-1936) – viene ricostruito un affresco composito e sorprendente delle politiche culturali degli anni Trenta, dei suoi protagonisti e dei suoi esiti in architettura, ingegneria e nel design.
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