«Questa nuova mappatura acustica di Milano funziona come una camera di risonanza, in cui voci, rumori e immagini si riverberano e moltiplicano dando luogo a topografie audio(visive) sempre diverse e potenzialmente infinite». Cristina Baldacci, storica e critica d’arte contemporanea
Un video multicanale, un’installazione immersiva, una serie di performance sonore, di proiezioni e un programma di incontri ed eventi. Così si articola Ritratto di città (20/20.000Hz), il poliedrico progetto firmato MASBEDO di cui fa parte anche l’omonimo catalogo edito da Marsilio Arte a cura di Cloe Piccoli.
Ritratto di Città (20/20.000Hz) è fra i vincitori dell’undicesima edizione di Italian Council, il prestigioso concorso bandito dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura per promuovere l’arte italiana nel mondo, e coinvolge una rete di istituzioni nazionali e internazionali tra cui SODA – School of Digital Arts di Manchester, il Centre Pompidou-Metz, il Museo del Novecento e la Triennale di Milano e il MAXXI di Roma.
Le pagine del volume sono dedicate alla genesi e allo sviluppo del progetto dei MASBEDO, duo artistico fondato nel 1999 da Nicolò Massazza e Iacopo Bedogni, noto per la costante esplorazione e commistione di diversi linguaggi artistici: il video, l’installazione, il cinema, la performance, il teatro d’avanguardia e il sound design. L’iniziativa è ispirata dalla composizione elettroacustica di Luciano Berio, Bruno Maderna e Roberto Leydi del 1955, uno studio di rappresentazione radiofonica della città di Milano in cui frammenti sonori prelevati dal contesto urbano furono manipolati e montati al punto da renderli irriconoscibili e astratti. Questa mappatura acustica segnò l’inizio delle pratiche sperimentali dello Studio di Fonologia RAI a Milano, attivo fino al 1983 e attualmente conservato al Castello Sforzesco. A distanza di settant’anni, l’opera video Ritratto di città (20/20.000Hz) dei MASBEDO si propone come reenactment – da intendersi come rimessa in scena non per produrre una ripetizione bensì una variazione – di quell’esperienza innovativa, aggiornando così la rappresentazione di Milano e instaurando un legame tra storia e contemporaneità.
L’intera pubblicazione si divide in sei sezioni ed è, nelle parole della curatrice Cloe Piccoli, «un’estensione su carta del reenactment realizzato dai MASBEDO» che raccoglie contributi firmati da specialisti, studiosi, architetti, critici e storici dell’arte che hanno lavorato in sintonia con gli artisti. Apre il volume un’inedita sequenza di immagini che raccontano visivamente nascita e sviluppo del progetto dei MASBEDO. Segue la sezione intitolata 2024 che raccoglie i testi di Gianfranco Maraniello, Valentino Catricalà e di Barbara London. Maraniello affronta il metodo narrativo, l’attitudine e la visione del duo MASBEDO; Catricalà presenta l’opera dei due artisti collocandola nel panorama artistico contemporaneo; infine London dialoga con Massazza e Bedogni, osservandone il lavoro da un punto di vista internazionale. Segue la sezione 1955, in cui la ricercatrice Angela Ida De Benedictis e la musicologa Talia Pecker Berio osservano la dimensione politica intrinseca alla pratica del duo. Manuel Orazi riflette su sperimentazione architettonica e musicale nella Milano del dopoguerra. Nella sezione Radio, Carlo Antonelli conversa con lo studioso Tarek Elhaik sul potenziale contemporaneo di questo mezzo di comunicazione. Segue White Noise, in cui Alberto Saibene indaga il tema dell’innovazione di linguaggio nell’elettronica di Olivetti, mentre Elena Dellapiana racconta il design dell’oggetto radio. Nella successiva sezione The Body of Sound, le questioni della voce e della risata sono affrontate da Delia Casadei. Piermario De Angelis riflette invece sui temi della parola e del canone musicale in Luciano Berio ed Edoardo Sanguineti. Chiude il catalogo la sezione Reenactments and Arts, in cui Cristina Baldacci approfondisce il rapporto con gli archivi e la memoria nella pratica dei MASBEDO.
Il progetto Ritratto di città (20/20.000Hz), attraverso immagini e suoni, si propone di ripercorrere in una prospettiva contemporanea un momento fondamentale per la creazione di un nuovo linguaggio culturale. Un linguaggio fluido e non codificato, proprio della musica elettronica dello Studio di Fonologia, che si fa veicolo di una rilettura e di una visione innovativa coinvolgendo architettura, arte e design come elementi di rinascita civile e democratica.
30,00 €