Mario Mafai realizza le Fantasie tra il 1939 e il 1943, in anni di persecuzioni razziali, dipinge immagini violente e allucinate, a denuncia delle brutalità della guerra e della perdita di ogni dignità umana. Con pennellate accese e materiche, figure rosso-ocra a contrasto con notturni nero-blu, Mafai crea sequenze tragiche, visionarie, ma anche dense di riferimenti ironici e grotteschi. Quali sono state le ispirazioni per queste opere? Alcune fonti sono chiare: le anime torturate nell’inferno di Dante, i tormenti raffigurati da Hieronymus Bosch, che Mafai avrebbe conosciuto attraverso le incisioni, i Disastri della guerra di Goya.
Alla Pinacoteca di Brera nel 2018 sono giunti in dono ventitré esemplari di questa fondamentale esperienza della carriera dell’artista e questo volume ne racchiude la documentazione fotografica a colori, a cui si aggiungono anche le Fantasie custodite in altre collezioni pubbliche e private, offrendo così al lettore una panoramica completa sulla serie che comprende in tutto ventisette tra tele e tavole.
I saggi di James Bradburne, Demetrio Paparoni, delle due curatrici Giulia Mafai e Marina Gargiulo e l’appendice documentaria – con un testo di Giuseppe Appella e il carteggio Einaudi-Mafai-Pirelli già pubblicati nel 1989, e un secondo testo di Giulia Mafai dedicato ai diari del padre illustrato con fotografie gentilmente concesse dall’archivio Paolo Di Paolo –, ci catturano e conducono tra le pieghe di una storia ricca di fascino, narrata con la stessa intensità delle opere di questo grande artista indimenticato.
24,00 €