In continuità con le mostre “L'ossessione nordica” e “Il demone della modernità”, anche “I Nabis, Gauguin e la pittura italiana d'avanguardia” si insedia in quel periodo che raccoglie gli ultimi anni dell'Ottocento e i primi del Novecento, prendendo in esame ancora una volta il rapporto tra Italia ed Europa. Lo straordinario punto di partenza, questa volta, è Gauguin nel suo periodo bretone assieme ai Nabis; il percorso prosegue attraverso i pittori europei che subirono il fascino di questo richiamo al primitivo e alla semplicità, per approdare poi agli artisti italiani che ne furono profondamente influenzati. Non da ultimo, il veneziano Gino Rossi, che fece dell'isola di Burano la sua Pont-Aven.
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