La mostra e il catalogo Gino Rossi a Venezia vogliono restituire la forza e l'ampiezza dell'innovazione nata e cresciuta a Ca' Pesaro dal 1908 fino ai primi anni venti, attraverso lo sguardo di uno dei suoi protagonisti.

La mostra si inserisce all'interno di un rinnovato interesse per la figura di questo artista, a 70 anni dalla sua scomparsa.

Il catalogo apre con un testo del curatore  Luca Massimo Barbero GINO ROSSI A VENEZIA che ripensa alla fortuna di questo straordinario artista e a come le sue memorie siano state consegnate alle nostre generazioni filtrate quasi da una mitologia della sua pittura dai giovani pittori che vivevano la drammatica complessità dei primi anni quaranta.

Segue Elisabetta Barisoni con il saggio GINO ROSSI E LE OCCASIONI DI CA’ PESARO:  qui si racconta come dalla Biennale, almeno fino al 1948, sono entrati nelle raccolte del Museo di Ca’ Pesaro alcuni dei più importanti capolavori, che ancora oggi ne costituiscono le icone.

Nico Stringa nel suo saggio  «MAGNIFICO È IL SUO ANIMO NOBILMENTE ASPIRANTE» Viatico per Gino Rossi, vivo, analizza l’esperienza artistica di Gino Rossi, artista che si è formato consapevolmente, che ha lavorato ed è cresciuto sotto l’egida della cultura figurativa francese.

A seguire il  Catalogo delle opere in mostra con ampie e preziose schede di Nico Stringa, per finire con alcuni cenni biografici e una ricca bibliografia.