Una serie unica di sculture-oggetto di uno dei più prestigiosi esponenti dell’astrattismo internazionale, Pietro Consagra (Mazara del Vallo, 1920 – Milano, 2005), presentata per la prima volta. Punto di riferimento della nuova scultura contemporanea italiana sin dagli anni cinquanta del Novecento, numerosi sono i suoi riconoscimenti internazionali, tra i quali le esposizioni alla Peggy Guggenheim Collection di Venezia del 1949, alla Biennale di San Paolo del Brasile del 1955 e del 1959, a Documenta del 1959 e 1954, alla Biennale di Venezia del 1956 e 1960, al Solomon Guggenheim di New York del 1967. «L’invenzione del tutto personale e controcorrente della sua idea di una scultura “frontale” – osserva Luca Massimo Barbero – i piani, la messa in discussione dei termini classici di “forma” e “volume”, si concretizzano in una creazione di scultura da affrontarsi appunto solo frontalmente (…), non rilievo o parzialità, ma una scultura che sia da viversi in un confronto diretto, da attraversarsi con lo sguardo».
I Matacubi sono oggetti e sono sculture, la loro ambiguità è la loro ricchezza di straordinaria contemporaneità, hanno una duplice anima, si è attratti dalla scultura da una parte, ma dall'altra, tolti dal piedistallo, diventano una seduta, da toccare e vivere; una straordinariadoppia natura tra scultura ed oggetto di possibile utilizzo.
Particolarmente interessante anche l'origine del nome: il termine matacubo, che in dialetto siciliano indica oggetti molto compatti e spesso ingombranti, è scelto dall’artista come titolo paradossale per queste opere realizzate in marmo o in ferro dipinto, che possono costituire anche una proposta alternativa a una panchina.
Lungo il suo percorso di ricerca e sperimentazione – dalle sculture frontali dei Colloqui (1952-1962) a quelle bifrontali dei Piani sospesi (1964) o dei Ferri trasparenti (1965-1966), dalle Sottilissime (1968), con una superficie di due decimi di millimetro alla Città frontale (1968), dove gli Edifici in acciaio hanno uno spessore di otto metri, fino alle opere a grande scala – scultura e architettura esistono, per Consagra, solo se dirette e dedicate al loro “essere per l’uomo e la società”.
30,00 €