Marco Romanelli
, progettista e critico, nasce a Trieste nel 1958, si laurea in Architettura a Genova nel 1983. Dal 1986 al 1994 è redattore della rivista «Domus», dal 1995 al 2007 di «Abitare». Tra le sue pubblicazioni: Dichiarazione di interni, l’appartamento italiano tra il 1947 e il 1993, in «Rassegna 58» (1994); Antonia Astori: dal disegno dell’architettura al disegno dell’arredo, in «D.E.» (1996); Joe Colombo interior and lighting design (Oluce, Milano 2003). Dal 1992 al 2000 è stato presidente dell’Associazione Jacqueline Vodoz e Bruno Danese per cui ha curato Oggetto-Ambiente (1994); Paradigmaticità delle arti decorative (1995); Umberto Riva: muovendo dalla pittura (1997); Attorno alla Fotografia (1998). Ha curato inoltre Aperto Vetro (2000) al Museo Correr di Venezia; la retrospettiva Gio Ponti: A World (2002-03 ) al Design Museum di Londra, poi al Nai di Rotterdam e alla Triennale di Milano; per la Triennale di Milano, con A. Cappellieri, Il design della gioia (2004); Bruno Munari (2008). Allo Shiodome di Tokyo e a palazzo Valmarana, Vicenza, la mostra Gioiello Italiano contemporaneo. Nel 2012 ha curato la mostra Design una storia Italiana ai Mercati Traianei di Roma e a palazzo Bertalazzone di San Fermo, Torino. Alla Triennale di Milano ha curato Gino Sarfatti.