Inaugurato il 14 febbraio 2024, Cuore – Centro studi, Archivi, Ricerca accoglie i visitatori e gli studiosi in maniera gratuita nei suoi 400 metri quadrati, schiudendo le porte di un patrimonio multidisciplinare composto da oltre 300.000 oggetti, opere disegni, fotografie e libri, fiore all’occhiello di Triennale Milano. Abbiamo intervistato la direttrice generale Carla Morogallo e Luca Cipelletti, ideatore del progetto architettonico e allestitivo
Ricerca, memoria e innovazione. Sono questi i pilastri di Cuore – Centro studi, Archivi, Ricerca, il nuovo spazio situato al piano terra del Palazzo dell’Arte di Triennale Milano. Un luogo pensato per coniugare studio e divulgazione attraverso il preziosissimo archivio di materiali legati alle Esposizioni Internazionali e all’attività di Triennale dal 1923 a oggi. La direttrice generale Carla Morogallo e l’architetto Luca Cipelletti ci hanno accompagnato alla scoperta di un luogo che unisce passato e futuro.
L’apertura dello spazio dedicato agli archivi e alla ricerca è inclusa nel piano strategico 2022-2026 ideato per rispondere alle sfide del futuro. Che cos’è Triennale oggi e come descriverebbe la Triennale di domani?
Carla Morogallo: Triennale è un’entità multiforme: è un palazzo – costruito da Giovanni Muzio nel 1933 –, è una fondazione culturale, è un’Esposizione Internazionale, è un luogo di incontro e di scoperta, è una scuola… Credo che questa ricchezza – che si traduce in attività, progetti, pubblici differenti – sia una delle caratteristiche distintive di Triennale, e che il nostro compito sia quello di valorizzarla e renderla accessibile a tutti. Crediamo che questa eterogeneità permetta a ogni persona coinvolta, a seconda dei suoi bisogni, di avere accesso a contenuti, valori, esperienze che ritiene più affini a se stessa.
La Triennale di domani sarà sempre di più un centro culturale autorevole e precursore di nuove forme espressive che hanno come principale compito quello di favorire la partecipazione e il coinvolgimento del pubblico a livelli diversi, anche grazie allo sviluppo di esperienze nate dall’ascolto dei bisogni culturali di ogni singolo individuo.
Il nostro obiettivo è quello di creare un’interazione costante fra la vita delle persone e la proposta culturale, per progettare il futuro grazie alla partecipazione, alla condivisione e alla valorizzazione della storia di questa istituzione.
Saremo più internazionali ma anche più radicati nel territorio, per diventare luogo di accoglienza e di scambio libero, aperto al confronto, dove le contrapposizioni non si oppongono ma convivono, rispettose di approcci diversi. Un luogo di cui prendersi cura perché capace di far scaturire un senso di appartenenza e condivisione preservando la libertà di espressione personale.
Il pubblico potrà accedere a un archivio vastissimo. Ci racconta qualcosa in più di questo patrimonio?
Carla Morogallo: Cuore è uno spazio dedicato alla memoria, alla ricerca e all’innovazione, all’interno del quale convergono tre funzioni principali. La prima è legata alla ricerca con la riattivazione del Centro studi di Triennale, fondato nel 1935 e attivo fino al 1990, che dopo oltre trent’anni torna a vivere. Il Centro studi porta avanti ricerche di carattere scientifico-accademico in collaborazione con atenei nazionali e internazionali su temi centrali del nostro presente, che verranno affrontati nella programmazione futura di Triennale.
La seconda funzione è connessa agli archivi, alla biblioteca e alle collezioni di Triennale: un patrimonio multidisciplinare – dal design all’arte, dall’architettura al teatro, dalla grafica alla fotografia e all’audiovisivo – unico nel settore che comprende più di 300.000 tra opere, oggetti, disegni, progetti, fotografie, corrispondenze, libri. Parte di questo straordinario patrimonio viene oggi presentato all’interno di Cuore, e a rotazione verranno esposti molti altri materiali, che sono disponibili alla consultazione.
Gli archivi conservano materiali relativi alle Esposizioni Internazionali e all’attività di Triennale dal 1923 a oggi, tra documenti, raccolte di rassegne stampa, fondi di manifesti, disegni e planimetrie, modelli architettonici, materiali sul teatro, oltre 30.000 fotografie e più di 2.000 film e registrazioni audio. Il sistema delle collezioni di Triennale è costituito dalla collezione del design italiano, la collezione Giovanni Sacchi e la collezione opere d’arte, con i fondi monografici di designer e progettisti tra cui Alessandro Mendini, Cinzia Ruggeri, Ettore Sottsass, Nanni Strada e Saul Steinberg. La biblioteca comprende un’ampia selezione di titoli italiani e internazionali a disposizione di ricercatori e appassionati.
Quali sono le modalità di consultazione?
Carla Morogallo: È possibile consultare i materiali degli archivi su appuntamento, i volumi della biblioteca sono in parte in libera consultazione, per gli altri va fatta richiesta al personale archivistico e bibliotecario, che è a disposizione dei ricercatori e dei visitatori. Nello spazio sono inoltre presenti anche i nostri mediatori culturali, disponibili a fornire informazioni sulla storia di Triennale, sui materiali esposti e sulle modalità di funzionamento di Cuore.
Cuore è anche una piattaforma di valorizzazione e divulgazione, che nel corso dell’anno ospita diversi fondi e archivi di enti pubblici e privati, sviluppando percorsi tematici di approfondimento. Questa terza funzione intende far convergere attorno a Triennale una rete di realtà che collaborino alle attività di conservazione, promozione e studio di patrimoni archivistici.
Quali esigenze e obiettivi hanno orientato la progettazione dello spazio dedicato agli archivi e alla ricerca?
Luca Cipelletti: Lo spazio Cuore, dedicato al centro studi e agli archivi di Triennale Milano, è parte di un progetto più ampio di riqualificazione architettonica del Palazzo dell’Arte, avviato nel 2018 con il restauro del Teatro e con il ripristino della spazialità della Curva al primo piano e che proseguirà nei prossimi anni con una serie di interventi che interesseranno l’edificio. Tre sono gli obiettivi principali di questo lavoro complessivo sul Palazzo: la valorizzazione del progetto originario di Giovanni Muzio del 1933, la riqualificazione dell’edificio in termini energetici e sostenibili, la rifunzionalizzazione degli spazi per renderli ancora più accessibili e contemporanei.
Per quanto riguarda Cuore, l’esigenza era quella di progettare uno spazio polifunzionale, che potesse assolvere diverse funzioni e rivolgersi a pubblici e utenti differenti. Da subito è emersa la necessità di creare uno spazio flessibile, modulabile, in grado di rispondere alle necessità dell’istituzione. Lo spazio è stato concepito per valorizzare il dialogo tra architettura e allestimento, tra contenuto espositivo e contenitore architettonico, dando vita a un ambiente in cui gli elementi modulari sono destinati a rinnovarsi nel tempo, per rispondere alle necessità di un patrimonio vivo e in evoluzione.
Quali scelte architettoniche ha compiuto per promuovere e valorizzare la funzione dell’archivio?
Luca Cipelletti: Abbiamo prestato particolare attenzione alla valorizzazione dello spazio con il recupero del punto di fuga prospettico che, dall’atrio del Palazzo dell’Arte, permette allo sguardo di raggiungere la grande scala elicoidale progettata da Giovanni Muzio, la cui vista era ostacolata da oltre trent’anni dai setti di partizione dello spazio. L’intervento ha inoltre visto la riqualificazione degli elementi impiantistici, il rifacimento degli infissi e della chiusura superiore orizzontale con pannelli in vetrocemento che, oscurati da decenni, tornano a essere una sorgente di luce zenitale.
Il sistema espositivo è generato dagli elementi architettonici dello spazio e contiene un sistema di elementi modulari estremamente flessibili in grado di alloggiare contenuti, documenti e opere di diversa natura, ognuno con particolari requisiti di conservazione e fruizione. Al variare delle esigenze legate all’uso dello spazio, gli elementi modulari del sistema espositivo possono essere facilmente riconfigurati.
Il progetto ha seguito principi di sostenibilità e riciclo, nell’ottica di un minor impatto ambientale. Il materiale utilizzato per l’allestimento è legno rigenerato e il sistema di illuminazione porta a un’importante riduzione di consumo di energia. Nell’edificio, i serramenti limitano la dispersione termica e gli impianti sono volti all’efficientamento energetico.
Foto cover: Cuore. Photo Delfino Sisto Legnani-DSL Studio © Triennale Milano
BIO
Carla Morogallo è Direttrice Generale di Triennale Milano.
Nata a Gioia Tauro nel 1980, Carla Morogallo consegue nel 2005 la laurea in Beni Culturali presso l’Università di Pisa. Nello stesso anno inizia il percorso professionale in Triennale Milano nell’ufficio Iniziative culturali. Da allora ha ricoperto numerosi ruoli all’interno dell’istituzione, con responsabilità e funzioni direttive sempre crescenti. Nel gennaio 2019 è stata nominata Direttrice Operativa, assumendo la gestione organizzativa e amministrativa di Triennale Milano e contribuendo alla definizione delle sue linee programmatiche e strategiche. In precedenza, dal 2017 al 2018, ha ricoperto il ruolo di Responsabile degli Affari istituzionali, supervisionando le attività e lo sviluppo degli Affari generali, legali e istituzionali, delle Risorse umane, dell’Area tecnica e dell’Archivio e della Biblioteca. Dal 2012 al 2017, in qualità di Responsabile dei progetti istituzionali, ha sviluppato collaborazioni e partnership su scala nazionale e internazionale, oltre a redigere il primo progetto di mediazione culturale tra Triennale Milano e gli atenei della città. Dal 2007 al 2012 ha lavorato al Triennale Design Museum, coordinando la produzione culturale e le iniziative internazionali. Nel 2022 è stata chiamata dal Ministero dell’Istruzione a far parte della Commissione per la redazione delle linee guida delle nuove scuole finanziate nell’ambito del PNRR. È attualmente membro del Consiglio Direttivo di Federculture. Nel 2022 Il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione La Triennale Milano l’ha nominata Direttrice Generale.
Luca Cipelletti (1973). Architetto e fondatore dello Studio AR.CH.IT Luca Cipelletti, il suo lavoro spazia dall’architettura all’interior design con una forte attenzione al rapporto tra arte e architettura e un focus sugli spazi espositivi, le collezioni e il design museale, tra cui i progetti per Triennale Milano, il Museo della Scienza Leonardo da Vinci di Milano, Villa Reale Monza, Palazzi dell’Arte Rimini. I suoi progetti sono stati pubblicati dalle più importanti riviste e blog, nazionali e internazionali. Dal 2018 si occupa anche di design e i suoi progetti sono rappresentati dalla Galleria Giustini/Stagetti di Roma.
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