Una poetessa e fotografa si muove negli spazi delle Stanze della Fotografia sull’Isola di San Giorgio a Venezia. Scatto dopo scatto, si addentra nel mondo di Ugo Mulas, nel suo immaginario, nelle storie colte dal suoobiettivo. Fra quotidianità, arte e sguardi trasversali
Scatto 1. Luce.
Creare nuove abitudini in luoghi conosciuti, oliare itinerari su percorsi meno battuti, iniziare a sentirsi parte di spazi espositivi appena creati: fotografare nella mente una tratta che diverrà consuetudine è quello che ho fatto andando a Le Stanze della Fotografia. E sono riflessi di cui tener conto, che conducono là, quelli del battello numero 2 che in una manciata di minuti da San Marco mi lascia alla fermata di San Giorgio: scendo e la luce, i suoni, le parole che mi vengono incontro fanno parte di un nuovo riflesso che sto ascoltando, che già amo nel prevedere la sua ripetizione nel presente e nel futuro.
Scatto 2. Progetto.
Entrare in un progetto, quello de Le Stanze della Fotografia, nato dall’esperienza ultra decennale della Casa dei Tre Oci e proiettato in un presente incredibile e un futuro che attendiamo, con un passato che si respira pietra su pietra, parete dopo parete. L’ingresso è un cambio di registro, di passo, di musica, e la libreria, o bookshop, che accoglie e avvia agli spazi interni, è qualcuno che con gli occhi indica la via, ti prepara allo stupore.
Scatto 3. 28 millimetri.
Avvicinarmi a San Giorgio e poi a Le Stanze per poi entrare negli spazi espositivi tarando lo sguardo, il modo di guardare, come fosse un 28 millimetri, un grandangolo esagerato dunque, cogliendo così l’immediatezza e la complessità nell’ampiezza della scena e poter poi immergermi nei dettagli, è la via che ho scelto per entrare nel progetto Mulas e guardare come lui aveva fatto in New York: arte e persone. Un obiettivo è una scelta del guardare, non solo come processo creativo.
Scatto 4. Addentro.
Addentrarsi in un gioco di vuoti abitati da fotografie, uno spazio che fa parte del discorso narrativo: il progetto del lavoro fotografico di Ugo Mulas si amalgama con il progetto de Le Stanze, con un comune denominatore: il punto di vista. Le Stanze sono un tempo fissato nell’avvicendarsi e stratificarsi della storia di Venezia, fissato non staticamente ma nella sua evoluzione. Il tempo in Mulas si incarna nel punto di vista, si fa spessore e ossessione, fissare il tempo nel suo muoversi, nel suo essere gesto e farlo parlare, narrare. Le sue fotografie sono una narrazione per scatti della vicenda umana, un punto di vista mentale, non solo ottico.
Scatto 5. Operazione.
Oltre 300 fotografie divise in 12 sezioni, un mondo fatto di momenti del quotidiano, di scatti classici e al contempo innovativi di un autodidatta che ha messo sé stesso nella produzione artigianale fino a farla divenire artistica. Pannello dopo pannello, partecipare a una narrazione: la creazione artistica di Duchamp e di Fontana come un discorso per immagini, una spiegazione al di là del ritratto; Milano, i bar, i luoghi del quotidiano una messa a fuoco di un messaggio attraverso un discorso fatto di scatti; i ritratti un gesto colto nel suo movimento ed è subito scrittura di un volto.
Scatto 6. Visione.
Stare nella visione del mondo di Ugo Mulas, attraversare i suoi scatti è sperimentare un percorso trasversale, è cogliere l’occhio del fotografo che sceglie il segno dell’umano nelle sue diverse rifrazioni: le persone, i personaggi, le città, le fabbriche, gli interni anonimi, gli studi degli artisti, gli artisti, luoghi di ritrovo come i bar, la strada, l’abbandono, gli oggetti dell’arte e gli oggetti del vivere ordinario. È il suo percorso artistico, un progetto di vita in cui dichiara di vedere, di voler vedere e cosa vuole vedere, senza esimersi dal prendere parte a questa visione, sia ritraendosi sulla pellicola sia definendo e sviscerando la sua posizione verso l’arte fotografica.
Scatto 7. Poesia.
Vedere la poesia dell’immagine di Ugo Mulas, percepire il suo scegliere un punto del quotidiano su cui fissare l’obiettivo, un punto fatto di luogo e di tempo e dunque di umanità; pigiare l’otturatore dopo aver scelto cosa lasciare fuori e cosa lasciare dentro l’immagine, quanta luce far entrare e quanta uscire; il suo lavorare alla stampa fino all’inclinazione giusta di ogni aggettivo non nominato. Ci vuole l’amore per la parola per creare una fotografia, l’attenzione a quale parola usare e quale scartare, l’economia dell’aggettivo e l’opportunità del verbo: una grammatica dell’arte fotografica.
Scatto 8. Testimone.
Nessuna fotografia di Mulas è uno scoop, un evento, una circostanza fortuita o una epifania. Ogni fotografia è una storia fatta di quotidiano e normalità, la scelta di un percorso, la scelta di cosa guardare, la forza del guardare. Il fotografo, l’artista, su questa strada si rivela, e si riconosce, come testimone della collettività, addossando a ogni scatto la forza del tempo e dello spazio e adoperando la loquacità concisa, sua cifra, nelle sue fotografie per narrare per immagini. Essere testimoni, noi spettatori, di questo magnifico viaggio nel percorso fotografico e di vita di Mulas in un luogo di stratificazione, di testimonianza.
Anna Toscano
BIO
Anna Toscano vive a Venezia, insegna presso l’Università Ca’ Foscari e collabora con altre università. Scrive per testate e riviste. Molto l’impegno per la sua città, Venezia, sia partecipando a trasmissioni radio e tv sia attraverso la scrittura, ultimo: 111 luoghi di Venezia che devi proprio scoprire, con G. Montieri per Emons Libri. Un’ampia parte del suo lavoro è dedicato allo studio di autrici donne, da cui nascono articoli, libri, incontri, spettacoli, corsi, conferenze, curatele, tra cui il volume Con amore e con amicizia, Lisetta Carmi, Electa 2023 e le antologie Chiamami col mio nome. Antologia poetica di donne vol. I e vol. II. Fa parte del direttivo della SIL, Società Italiana delle Letterate. La sua sesta e ultima raccolta di poesie è Al buffet con la morte, 2018; liriche, racconti e saggi sono rintracciabili in riviste e antologie. Suoi scatti fotografici sono apparsi in libri, guide, giornali, manifesti, copertine di libri, mostre personali e collettive. Varie le esperienze radiofoniche e teatrali.
INFO
Ugo Mulas. L’operazione fotografica
fino al 6 agosto 2023
LE STANZE DELLA FOTOGRAFIA
Isola di San Giorgio Maggiore, Venezia
https://www.lestanzedellafotografia.it
Foto cover: Ugo Mulas. L’operazione fotografica, Le Stanze della Fotografia, Venezia 2023. Foto Anna Toscano
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